ENRICO BOTTINI, PINOCCHIO E SANDOKAN NELLA TRECCANI

I libri che sono entrati nelle case degli Italiani in un nuovo volume dei Classici Ricciardi
 
Le celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia hanno visto l’Istituto della Enciclopedia Italiana dare il proprio contributo con una serie di iniziative editoriali tese a ripercorrere e illustrare i momenti più significativi della storia e della cultura dell’Italia unita. Tra queste, il volume Libri d’Italia (1861 – 2011), curato da Carlo Ossola.

 Nell’opera sono presentati, in forma ora integrale – nel caso di romanzi o raccolte poetiche – ora antologica – nel caso di manuali e repertori – quei testi che hanno rappresentato un patrimonio comune per le generazioni nate dopo l’Unità: «non necessariamente i “classici” della letteratura – come sottolinea il Presidente della Treccani Giuliano Amato – sebbene nel volume siano accolte opere, tra gli altri, di Giuseppe Ungaretti, Primo Levi e Italo Calvino, quanto piuttosto le “letture” degli italiani, vale a dire quei libri, di diverso genere e natura, che sono entrati nelle case e nell’orizzonte culturale di tutti gli italiani, ora formandone il gusto e la sensibilità, ora fornendo ai lettori una conoscenza di base di saperi teorici o pratici, ora fondando la coscienza storica e civile della nazione».
Libri d’Italia si apre con un’antologia del Bel Paese. Conversazioni sulle bellezze naturali, la geologia e la geografia fisica d’Italia (1876) di Antonio Stoppani, testo tra i massimi esempi di divulgazione scientifica in Italia e che tanto contribuì alla conoscenza, da parte degli italiani, del loro Paese, e si chiude con Le città invisibili (1972) di Italo Calvino, una sorta di atlante metropolitano fantastico che racconta la simultanea molteplicità di in mondo che ci illudiamo di conoscere e controllare per intero, mentre ci sfugge da tutte le parti. Tra i due estremi, si incontrano i due romanzi, entrambi, pur così diversi, di formazione, con i quali tutti gli italiani delle passate generazioni si sono confrontati, Cuore e Pinocchio; poi la prima avventura di Sandokan (Le tigri di Mompracem) di Salgari e i racconti pubblicati sul Corriere dei Piccoli, che nei primi decenni del Novecento ospitava autori quali Luigi Capuana, Grazia Deledda, Guido Gozzano, Corrado Covoni. Ed ancora i manuali che sono stati la guida, in cucina o nel laboratorio tecnico, di generazioni di amatori e professionisti, La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene di Pellegrino Artusi e il Ricettario industriale di Italo Ghersi, tesoro l’uno della sapienza gastronomica tradizionale italiana, strumento fondamentale, l’altro, di divulgazione delle conoscenze tecnico-scientifiche in una forma accessibile a tutti.
Le realtà legate all’insegnamento scolastico sono evocate attraverso ampie parti di Fior da fiore, l’antologia di italiano curata all’inizio del Novecento da Giovanni Pascoli; l’esperienza della grande guerra è testimoniata dal Porto Sepolto di Ungaretti, con il quale è accolta nel volume la voce della poesia, mentre quella tragica del secondo conflitto mondiale è rappresentata da Se questo è un uomo di Primo Levi; trova posto, infine, nei Libri d’Italia la Costituzione italiana, della quale sono presentati i Principi fondamentali e la Parte prima (Diritti e doveri dei cittadini), a segnare il momento fondativo nel percorso di costruzione dell’identità civile e dell’Italia repubblicana.
Libri d’Italia inaugura una nuova serie nell’ambito della collana La letteratura italiana. Storia e testi, già della casa editrice Ricciardi. La collana, acquisita nel 2003 dall’Istituto Treccani, riprende le pubblicazioni con la realizzazione di un nuovo modulo, Scrittori dell’Italia unita, attraverso il quale rendere noto al grande pubblico vicende che contribuirono largamente alla formazione di un italiano nuovo nella lingua, nell’ideologia, nella cultura, nel comportamento pubblico e privato. Fanno parte di questo nuovo modulo, oltre al volume di Carlo Ossola, quello dedicato alle Opere di Romagnoli, Cattaneo e Ferrari, un altro su Giuseppe Mazzini e i democratici e due tomi (Prose e Poesie) dedicati a Giosue Carducci.
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